La muffa è l’aspetto più visibile di una cattiva qualità dell’aria interna. La prima causa del problema di muffa nelle abitazioni è l’assenza di un corretto ricircolo dell’aria e la conseguente incapacità a debellare le numerose fonti di inquinamento presenti nei locali domestici come condensa dei vapori, anidride carbonica e umidità.
Il problema può presentarsi sia nelle case di nuova costruzione, caratterizzate da un elevato isolamento termico, che in quelle meno recenti dove è facile trovare problemi di condensa.
La muffa e la condensa in casa possono essere problematiche e dannose per la salute e la struttura dell’edificio e si stima che il 20% degli edifici soffra di problemi di umidità, causa di patologie respiratorie e allergiche.
La muffa è tuttavia solo uno degli indicatori che rivelano una cattiva qualità dell’aria interna. Infatti, l’aria di case, ma anche di uffici e scuole – dove trascorriamo fino al 90% del nostro tempo – è molto più inquinata di quella esterna.
Tra i vari inquinanti troviamo fumo di tabacco, emissioni da apparecchi di riscaldamento e raffreddamento, prodotti chimici, gas tossici, particelle sospese nell’aria (come polveri e allergeni), composti organici volatili (COV) rilasciati da materiali da costruzione, da mobili, vernici e altri prodotti.
Il problema, noto e riconosciuto dalla comunità scientifica, si chiama Sindrome dell’edificio malato, responsabile di 4 milioni all’anno di morti premature dovute agli inquinanti dell’aria interna (Fonte OMS).